Innovazione nelle agrotecniche
Sono studiate agrotecniche innovative nei sistemi tradizionali e ad alta densità, ad esempio nella definizione dei piani di ferti...
STORIA
Il Centro è sorto nel 2003 per iniziativa di Regione Piemonte, Università di Torino e Comunità Montane locali, sulla base del legame del castagno con storia e tradizione locali, scommettendo sulle potenzialità della castanicoltura per il territorio nazionale.
Il Centro è stato successivamente istituito formalmente con la Legge Regionale n° 4 del 10 febbraio 2009 ed aggrega oggi Enti e soggetti privati interessati alla castanicoltura.
Il Centro Regionale di Castanicoltura del Piemonte conduce e promuove attività di ricerca, di base e applicata, sul castagno ed il networking, l’informazione e l’animazione degli attori che operano in castanicoltura, operando a livello regionale, nazionale ed internazionale.
Le attività svolte sono orientate a fornire risposte scientifiche e tecniche alle problematiche della castanicoltura, contribuendo a rilanciare il settore produttivo, a migliorarne la competitività e valorizzare il castagno come albero da frutto, da legno e componente caratterizzante degli ecosistemi montani e pedemontani.
Ricerca
Sono studiate agrotecniche innovative nei sistemi tradizionali e ad alta densità, ad esempio nella definizione dei piani di ferti...
Le attività di ricerca sono orientate allo studio e al monitoraggio delle problematiche fitosanitarie (patologiche ed entomologic...
Le attività di ricerca sono orientate alla selezione e valutazione delle performance agronomiche di nuovi portinnesti clonali, nu...
Sono condotte attività di studio della mappa genetica del castagno e di miglioramento genetico ai fini dell’ottenimento di nuov...
Le cultivar sono individuate in loco, osservate e descritte da un punto di vista merceologico, compositivo (componenti principali ...
Sono studiati ed applicati modelli di gestione dei cedui, individuati i migliori suoli per le produzioni legnose, valutate le util...
Grazie alla loro composizione chimica, le gemme di castagno sono utilizzate come materia prima dalle aziende erboristiche e farmac...
Chi siamo
ARBORICOLTURA E TECNICHE VIVAISTICHE
Gabriele L. Beccaro 1
Maria Gabriella Mellano 1
Dario Donno 1
Giovanni Gamba 1
Alessandro Tomatis 1
Annachiara Fioccardi 1
Lorenzo Rosso 1
ENTOMOLOGIA
Alberto Alma 1
Chiara Ferracini 1
PATOLOGIA
Paolo Gonthier 1
Guglielmo G. Lione 1
BREEDING E BIOTECNOLOGIE
Roberto Botta 1
Daniela Marinoni 1
PEDOLOGIA E SOIL MANAGEMENT
Eleonora Bonifacio 1
ASPETTI SOCIOECONOMICI
Filippo Brun 1
Simone Blanc 1
Stefano Bruzzese 1
SELVICOLTURA E GESTIONE DELLE PRODUZIONI LEGNOSE
Igor Boni 2
Andrea Ebone 2
Renzo Motta 1
Davide Ascoli 1
TECNOLOGIE DEL LEGNO
Roberto Zanuttini 1
Corrado Cremonini 1
Guido Locatelli 3
PAESAGGIO
Marco Devecchi 1
VIVAIO
Marco Rocca 4
Eva Malacarne 4
REGIONE PIEMONTE – SETTORE FORESTE
Elena Fila Mauro 4
Marco Corgnati 4
ANIMAZIONE E COMUNICAZIONE
Marco Bussone 5
RESPONSABILE SCIENTIFICO
Gabriele L. Beccaro 1
COORDINAMENTO TECNICO E AMMINISTRATIVO
M. Gabriella Mellano 1
Divulgazione e Animazione
Presso il Centro Regionale di Castanicoltura del Piemonte sono realizzati momenti di formazione teorico-pratica per l’aggiornamento e la specializzazione del personale che opera nel settore della castanicoltura.
I corsi sono condotti anche in sinergia con enti specializzati nella formazione in agricoltura.
Uno sportello counceling agevola il networking e le connessioni tra ricerca e sviluppo e permette a castanicoltori, tecnici e ricercatori un confronto diretto sui vari aspetti della coltura.
Il Centro mette a disposizione le competenze di tecnici e ricercatori che risponderanno alle vostre domande.
Il Centro pubblica la rivista Castanea, organizza e partecipa a convegni ed eventi di carattere locale, nazionale ed internazionale. Collabora inoltre con la Fiera Nazionale del Marrone di Cuneo
Alcuni dei convegni organizzati:
Certificazioni
Il Centro è stato insignito dello status di “Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità Forestale”.
Il Centro Regionale di Castanicoltura è riconosciuto dal MiPAAF come «Centro per la conservazione e per la premoltiplicazione» della specie Castanea sativa Mill.
Il riconoscimento ottenuto è un importante risultato che amplia le potenzialità operative e i servizi offerti dal Centro all’intera filiera castanicola nazionale.
Pubblicazioni
Beccaro, G. L., Donno, D., Lione, G. G., De Biaggi, M., Gamba, G., Rapalino, S., Riondato, I., Gonthier, P. & Mellano, M. G. (2020). Castanea spp. agrobiodiversity conservation: genotype influence on chemical and sensorial traits of cultivars grown on the same clonal rootstock. Foods, 9, 1062.
Turrini, F., Donno, D., Boggia, R., Beccaro, G. L., Zunin, P., Leardi, R., & Pittaluga, A. M. (2019). An innovative green extraction and re-use strategy to valorize food supplement by-products: Castanea sativa bud preparations as case study. Food Research International, 115, 276-282.
Prgomet, I., Torello Marinoni, D., Donno, D., Prgomet, Ž., Mujić, I., Beccaro, G. L., & Bounous, G. (2014). Genetic Diversity of European Chestnut (Castanea sativa Mill.) in Istria and Primorsko-Goranska County (Croatia). Acta Horticulturae, 1043, 87 – 90.
Mellano, M. G., Torello-Marinoni, D., Boccacci, P., Donno, D., Cerutti, A. K., & Beccaro, G. L. (2018). Ex situ conservation and characterization of the genetic diversity of Castanea spp. Acta Horticulturae, 1220, (pp. 1-6).
Mellano, M. G., Gullino, P., Larcher, F., & Beccaro, G. L. (2018). A multidisciplinary and multiscale interpretative model to plan and manage traditional chestnut landscape in Italy. Acta Horticulturae, 1220, (pp. 121-124).
Mellano, M. G., Beccaro, G. L., Donno, D., Torello, Boccacci, P., Canterino, S., Cerutti, A. K., & Bounous, G. (2012). Castanea spp. biodiversity conservation: collection and characterization of the genetic diversity of an endangered species. Genetic Resources and Crop Evolution, 59(8), 1727-1741.
Gullino P., Larcher F., Tosco C. (2012). Le permanenze storiche come elementi qualificanti dei paesaggi agrari: il caso di Frassinello Monferrato e Olivola. In CINÀ G., (a cura di), Paesaggi dell’alessandrino. Piani e pratiche di sviluppo locale. Celid editore, Torino, pp. 110-125.
Gullino P. (2011). Le componenti agroforestali e le trasformazioni paesaggistiche nell’albese dell’Ottocento. In MONTALDO S., (a cura di), Le Langhe di Camillo Cavour. Dai feudi all’Italia unita, Skira, Milano, pp. 127-133.
Gullino P. (2010). Il paesaggio agrario del Piemonte Meridionale. Integrità e storia in una prospettiva UNESCO. Tesi di Dottorato in “Storia e Valorizzazione del patrimonio architettonico, urbanistico e ambientale” del Politecnico di Torino.
Gullino P., Larcher F., Devecchi M. (2010). The importance of the Chestnut Cultivation and its evolution in the Piedmont Landscape. ACTA HORTICULTURAE Vol: 866, ISHS 2010, pp 37-42. ISSN: 0567-7572.
Donno, D., Beccaro, G. L., Mellano, M. G., Bonvegna, L., & Bounous, G. (2014). Castanea spp. buds as a phytochemical source for herbal preparations: botanical fingerprint for nutraceutical identification and functional food standardisation. Journal of the Science of Food and Agriculture, 94(14), 2863-2873.
Donno, D., Beccaro, G. L., Masnari, F., Mellano, G. M., Cerutti, A. K., & Bounous, G. (2014). Castanea spp. as Phytochemical Source for Herbal Preparations. Acta Horticulturae, 1043, 75-82.
De Biaggi, M., Rapalino, S., Donno, D., Mellano, M. G., & Beccaro, G. L. (2018). Genotype influence on chemical composition and sensory traits of chestnut in 18 cultivars grown on the same rootstock and at the same agronomic conditions. Acta Horticulturae, 1220, (pp. 215-220).
Beccaro, G. L., Torello-Marinoni, D., Binelli, G., Donno, D., Boccacci, P., Botta, R., Cerutti, A. K., & Conedera, M. (2012). Insights in the chestnut genetic diversity in Canton Ticino (Southern Switzerland). Silvae Genetica, 61(6), 292 – 300.
Beccaro, G. L., Alma, A., Gonthier, P., Mellano, M. G., Ferracini, C., Giordano, L., Lione, G., Donno, D., Boni, I., & Ebone, A. (2018). Chestnut R&D Centre, Piemonte (Italy): 10 years of activity. Acta Horticulturae, 1220, (pp. 133-140).